E’ l’alba, fa fresco dentro al bivacco e ci affacciamo solo qualche istante fuori per immortalare lo spettacolo di colori incredibili, dal rosa al viola al blu, tutto per noi.

Poche ore dalla nebbia impenetrabile di ieri, ma un panorama totalmente diverso, finalmente colorato.

Bivacco Molino

Alba dal bivacco Molino, un’esplosione di colori

Poi si torna a dormire ancora un’oretta, sotto le coperte calde, mentre aspettiamo che i primi raggi di sole del mattino scaldino per bene questa giornata.

Belli riposati e scaldati, prepariamo la colazione, una bella pentola di neve si trasforma in fretta in del buon tè caldo e le prime chiacchiere si levano da sotto strati di coperte e sacchi a pelo.

Bivacco Molino

Il nostro Grand Hotel

Mangiamo, ci vestiamo, ci infiliamo dei comodissimi scarponcini fradici, e uno per volta usciamo dalla finestra; Roberto, per ultimo, percorre la mia via d’entrata: lo stretto spiraglio della porta.

E’ ora di qualche foto ricordo, mentre il caldo comincia a farsi strada tra gli strati di vestiti, e piano piano ci entra nelle ossa, dopo una lunga notte immersi nell’umidità. Finalmente scaldati e contenti, ci godiamo il panorama.

Ti assicuro che ho comprato il biglietto di ritorno e non ci tornerò più in questa triste città! Lascio alla signorina Rottermayer tutta la gioia di vivere in una città triste e senza calore! Io non potrei mai accontentarmi di una stanza senza farfalle! Ho bisogno di prati verdi per respirare. … Basta con queste stanze vuote piene di vecchi cimeli! Via via…!.
Heidi

Bivacco Molino

Facce sorridenti davanti a quel poco di tetto che si vede

La Uja di Mondrone ci osserva durante i nostri preparativi: lo zaino che non vuole saperne di star chiuso, le bacchette un po’ piegate che non si aprono bene…e qualche foto per ricordarci, nelle buie giornate di un futuro autunno, di questa bella esperienza.

Bivacco Molino

Il Bivacco Molino sovrastato dalla Uja di Mondrone

Fatti i primi passi, ci accorgiamo di quanto il paesaggio sia cambiato da ieri: siamo passati da una distesa bianca infinita e senza riferimenti, ad un paesaggio spettacolare, sotto un cielo terso e blu.

Ci incamminiamo giù per la salita che ieri sera ci ha dato tante difficoltà, quella salita che proprio non voleva saperne farsi trovare e che ora è lì, davanti a noi, in bella vista.

Bivacco Molino

Ci incamminiamo verso valle, impossibile perdere la strada oggi

Superato il tratto innevato, scopriamo che l’ultima ora abbondante di ieri, passata a girovagare in  mezzo alla neve, cercando un sentiero nascosto, è in realtà un tratto di sentiero che si percorre in dieci minuti o poco più. I misteri della natura, e della nebbia!

Cominciamo a spogliarci, prima ci si toglie la giacca, poi la maglia, man mano che passa il tempo fa sempre più caldo.

Bivacco Molino

Meravigliosi paesaggi sotto il Bivacco Molino

Tolta la giacca, tolta la felpa, si passa di nuovo ai pantaloncini corti per i nostri amici calorosi, persi a contemplare le montagne che ci circondano.

Per fortuna questo bel sole caldo ci ha asciugato quasi del tutto gli scarponcini e le preoccupazioni di ieri sera, una lunga discesa con i piedi fradici, non si sono avverate.

Bivacco Molino

In contemplazione…non gli si può dar torto

Ci concediamo qualche breve sosta qua e là, poi arriviamo poco dopo le rovine dei vecchi alpeggi e raggiungiamo gli amici del Verticalife, che ci stavano aspettando con prosciutto e formaggio.

Ci fermiamo anche noi ed optiamo per una pausa pranzo in anticipo sui tempi. Le ragazze hawaiane si avventurano vicino alla parete rocciosa che abbiamo appena aggirato scendendo, nel tentativo di vedere i molti camosci da più vicino, senza spaventarli.

Bivacco Molino

Hawaiane sulle Alpi!

E’ una giornata davvero meravigliosa, a tratti soffia una leggera arietta che ci rinfresca, abbiamo conosciuto tanti nuovi amici in sole 24 ore e ci siamo divertiti moltissimo, e la giornata non è ancora finita, anzi…insomma, è un giorno di grande, grandissima felicità!

Bivacco Molino

Sospesa in aria, la felicità è una salto in montagna!

Mangiamo e chiacchieriamo, a piedi scalzi sui prati e sulle rocce, cosa c’è di meglio? Cos’altro si può chiedere in un normale weekend? Giochiamo a distinguere gli animali dalla parete rocciosa, alcuni ne contano anche una decina, altri riescono a vederne a malapena uno, ed intanto mangiamo e ridiamo.

Le Alpi, un paese dove il cielo profondo, stanco di essere blu, si è sdraiato sulla montagna.

Boris Vian

Bivacco Molino

I mille sgargianti colori della Valle di Lanzo, finalmente dopo la nebbia unicolore di ieri

Neanche ce ne rendiamo conto e siamo già a valle, non ci abbiamo messo poco, ma il tempo è volato e neanche ce ne siamo accorti, immersi come eravamo a chiacchierare ed ammirare lo splendido paesaggio con i colori regalati da questo sole caldo, confrontandoli con l’uniformità bianca e quasi inquietante della nebbia di ieri.

Arriviamo alle macchine stanchi e soddisfatti, ma non abbastanza, e così ripartiamo. Pochi minuti di macchina ci portano al Pian della Mussa, dove ci aspettano una moltitudine di stambecchi a pochi passi dal bar.

Impossibile non avvicinarsi – sono animali non troppo paurosi, questi meno che mai, così abituati alla presenza dell’uomo – e notare che stanno cambiando il pelo, mentre leccano le rocce alla ricerca di sale e mangiano qualsiasi erba o arbusto commestibile.

Bivacco Molino

Stambecchi disturbati all’ora della merenda

Ce ne sono davvero tanti, ci spiano da dietro ogni roccia, ma siamo tutti abbastanza stanchi dalle lunghe camminate di questi due giorni e decidiamo di prenderci il meritato riposo.

Bivacco Molino

Siamo osservati dall’alto!

Ci prendiamo un caffè e un amaro, come da tradizione, per festeggiare le nuove amicizie e la fine di questa bella avventura.

Parliamo di tante cose mentre ci rilassiamo, del sistema scolastico americano, della reale situazione in Israele, così diversa da quella che ci descrivono in tv tutti i giorni.

Bivacco Molino

Relax a Pian della Mussa

Il tempo cambia ed il nostro accampamento all’aperto è a rischio allagamento. Decidiamo di salutarci anche perchè qualcuno deve tornare a Torino per prendere un treno.

E così siamo arrivati alla fine anche di questa avventura, ci rimarranno le amicizie e chissà che un giorno non ci rivedremo, magari alle Hawaii o in Israele!

Buone camminate amici, alla prossima.

Giorno 1

AP

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