E’ ora, il nostro primo trekking negli USA sta per cominciare. Siamo a Logan Pass, a metà tra due valli stupende, nella perfetta cornice del Glacier National Park, ma quello che si prospetta davanti a noi è addirittura meglio.

La nostra destinazione è il Lago Nascosto, Hidden Lake, che a giudicare dalla quantità di persone che sul sentiero, proprio nascosto non è.

Ci incamminiamo sulla perfetta passerella a grandi scalini che sale su, giusto dietro il Visitor Center, e arrivati in cima alla piccola salita, lo spettacolo è già anche meglio delle aspettative.

 

Che il nostro primo trekking made in USA abbia inizio

Che il nostro primo trekking made in USA abbia inizio

Superati gli alberi, arriviamo ad un vasto pianoro, con il Bearhat Mountain, imponente, laggiù in fondo, e altri alti picchi sulla nostra destra. E’ pieno di turisti che speriamo vengano scremati dalla successiva salita.

Ci fermiamo moltissime volte, una volta è una marmotta che prende il sole a pancia all’aria ad attirare la nostra attenzione, un’altra l’avvistamento di una mamma grizzly con i suoi piccoli giù nella valle.

Il Bearhat Mountain domina la vallata

Il Bearhat Mountain domina la vallata

Camminiamo ancora, si alternano tratti in salita ed altri pianeggianti. Il sentiero è molto facile, ampio, e grosse e comode passerelle aiutano la salita con gradini e ringhiere.

Poi la passerella finisce e prosegue un sentiero che sale e scende sulla cresta a sinistra dell’Hidden Lake, di cui cominciamo a scorgere qualche angolo, giù nella valle.

Primi scorci dell'Hidden Lake, scenari da cartolina

Primi scorci dell’Hidden Lake, scenari da cartolina

Arriviamo alla fine della cresta e davanti a noi troviamo diversi tornanti che scendono, abbastanza velocemente, giù al lago. Ecco dov’è il dislivello segnato sulle nostre cartine, è previsto al ritorno!

Ci incamminiamo, ormai i turisti quasi dimenticati, e in breve siamo giù al lago, pronti per il pranzo.

 Piedi a mollo e riflessi, ecco cosa ci vuole dopo una bella passeggiata

Piedi a mollo e riflessi, ecco cosa ci vuole dopo una bella passeggiata

L’acqua cristallina, il picco del Bearhat di fronte a noi, il fumo sopra le nostre teste ed il silenzio. Ecco cosa caratterizza questo lago, che non sarà nascosto, ma ha un fascino particolare.

Mangiamo il nostro solito pranzo, bagel e hummus ed in breve siamo pronti a ripartire, questa non è l’unica avventura della giornata.

Hidden Lake, i suoi colori e la sua montagna

Hidden Lake, i suoi colori e la sua montagna

Risaliamo i pochi, ma ripidi, tornanti, e affannati, ma contenti, in breve siamo di nuovo sulla cresta, a goderci lo spettacolo.

Sulla strada del ritorno, capannelli di turisti ancora cercano di scorgere la mamma grizzly con i suoi piccoli, un po’ invano a quanto pare.

In compenso, non mancano marmotte e scoiattoli, ovunque, ci spiano da ogni dove.

Hidden Lake (OK)


Marmotte in love

Ci fermiamo una buona decina di minuti ad osservare due piccole marmotte innamorate, che si baciano e si abbracciano, stese al sole su una roccia calda.

Poi è ora di avviarsi davvero, l’ultima fermata è ad un banchetto poco prima del Visitor Center dove una ranger daàspiegazioni riguardo alle varie specie di animali selvatici della zona, mettendo in mostra animali impagliati e corna varie.

 L'ultima vista del Bearhat e dell'Hidden Lake, poi, superata la cresta, sarà tutto nei nostri ricordi

L’ultima vista del Bearhat e dell’Hidden Lake, poi, superata la cresta, sarà tutto nei nostri ricordi

Superata la cresta, di nuovo sulla passerella, il paesaggio da cartolina sparisce e rimangono solo i ricordi e le immagini, ancora vivide nei nostri occhi.

L’unico rimpianto sarà il fumo che copriva il cielo, che non ci ha permesso di vederlo nel suo massimo splendore, ma possiamo consolarci con il viaggio di rientro.

Al prossimo trekking!

AP