Cena d’arrivederci andata, l’ultima colazione insieme, saluti fatti, zaini in macchina, un ultimo saluto quando siamo già in macchina: la tristezza dell’arrivederci e l’emozione dell’inizio di un nuovo viaggio. Oggi si va verso il Big Sur!!!

Ci mettiamo in macchina, è un’altra calda e assolata giornata californiana e noi ci dirigiamo verso sud, puntiamo dritti verso il famoso e bellissimo Big Sur. Imbocchiamo la Route 1 e non pensiamo neanche per un minuto alla grande autostrada, la Higway 101 che corre a qualche decina di chilometri dalla costa, vogliamo goderci ogni singola curva ed ogni singola insenatura della costa.

La prima fermata è per i rifornimenti, in una delle centinaia di fattorie che vendono prodotti freschi a lato della strada.

Big Sur

Frutta e miele a volontà, freschi e appena colti, in vero spirito green californiano

I primi chilometri, fino a Monterey e Carmel-by-the-sea ce li prendiamo con calma, fermandoci qua e là nella sterminata campagna coltivata. In certi punti ci sembra quasi di essere in Italia, nelle campagne coltivate, non fosse che qui è tutto decisamente enorme e sconfinato: i campi corrono fin quasi all’orizzonte.

Big Sur

La campagna coltivata, prima di arrivare nel Big Sur

Fino a Carmel-by-the-sea, la Route 1 non corre lungo l’oceano e dopo un po’, i campi, diventano quasi noiosi. Ma superato il promontorio di Carmel, comincia il vero spettacolo di questa terra.

Ci avventuriamo nel Big Sur, terra di cui abbiamo sentito parlare e visto foto a lungo e da cui ci aspettiamo molto.

La prima fermata la facciamo a Garrapata Beach, uno dei tanti posti a picco sulla scogliera e la vista non delude certo le aspettative.

Big Sur

Il Big Sur, Garrapata Beach, la prima di una lunghissima serie di fermate

Ci rimettiamo in macchina, ma dura poco. Un’altra curva ci apre la vista su una baia spettacolare e siamo costretti a fermarci. Poi si riparte e basta una curva ancora che di nuovo accostiamo e scendiamo a fare due passi.

E continuiamo così. E’ tutto un sali in macchina, pochi chilometri e poi di nuovo fermi per uno scorcio particolare, una baia nascosta dai colori incredibili, un punto a picco sull’oceano dove le onde si infrangono più forte, un continuo scoprire un posto più bello dell’altro.

Big Sur

Una delle decine di piccole spiaggette nascoste, quasi irraggiungibili via terra e per questo tanto belle

Una delle tante fermate è in una piazzola parecchio affollata: ci fermiamo, di sicuro ci sarà qualcosa di interessante!

Scopriamo presto qual è l’attrattiva: grassi scoiattoli – dalla stazza sembrano quasi marmotte! – sono stati abituati a prendere il cibo direttamente dalle mani dell’uomo. Ci facciamo contagiare anche noi da quest’attività tanto devastante per i piccoli roditori, quanto tenera per noi che li abbiamo a spasso sulle gambe.

Ma non finisce qui. Proprio qui, in una piazzola a caso, raccogliamo due simpatiche viaggiatrici, Heidi e Alba, svedese e spagnola che si sono conosciute qui e ora viaggiano insieme, che ci accompagneranno fino a stasera: decidiamo che la nostra destinazione di oggi è Morro Bay.

Big Sur

Le nostre nuove compagne di viaggio, Heidi e Alba – lo scoiattolo resta qui!

Sistemata la macchina per farci entrare le due nuove amiche ed i loro ristretti bagagli, si riparte; ma le fermate continuano, anzi, ora ancora più di prima. Ci fermiamo da qualche parte per sgranchirci le gambe – avremo fatto si e no un’ora di macchina – un promontorio con una vecchia costruzione abbandonata. Proviamo a raggiungerla camminando tra i bassi arbusti secchi, ma senza successo.

Tornati alla macchina, ripartiamo, sempre verso sud. Le nostre amiche sono davvero simpatiche e hanno tante storie e viaggi da raccontare; chiacchieriamo molto, ma poi arriviamo nella riserva di Piedras Blancas, e più precisamente alla Elephant Seal Rookery, questo angolo di riserva scelta dai rumorossissimi e puzzolenti elefanti di mare come residenza permanente.

Big Sur

Elephant Seal Rookery, la dimora degli elefanti di mare nel Big Sur

Rimaniamo un po’ a passeggiare sulla passerella da cui si possono ammirare questi enormi animali nel loro habitat naturale: leggiamo che vengono qui sempre, per riprodursi e crescere i piccoli, ed i grossi maschi si fanno rispettare a suon di lotte con le enormi e taglienti zanne. Abbiamo modo di vederli lottare, pochi secondi sono sufficienti a chiudere la questione e far ritirare il giovane sbruffoncello.

E’ ora di ripartire, ci aspettano gli ultimi chilometri verso Morro Bay. Ci fermiamo un’ultima volta, poco prima della meta, per ammirare le balene che lente e inarrestabili risalgono lungo la costa, segnalando il passaggio con grossi sbuffi in mezzo all’acqua.

Big Sur

Finalmente a Morro Bay, con l’inconfondibile Morro Rock all’inizio della baia

Poco prima di entrare nella città di Morro Bay, lasciamo le nostre amiche lungo una delle enormi spiagge, dove probabilmente dormiranno. Noi, invece, non potendo piantare la tenda a caso per via della macchina che segnalerebbe la nostra presenza – pare siano abbastanza fiscali sul campeggio in spiaggia, meglio non rischiare – ci dirigiamo verso quello che sembra essere l’unico campeggio della zona, il Morro Strand Campground, dove piantiamo la tenda praticamente in spiaggia, proprio qui!

Ci concediamo una cena ad un vicino ristorante messicano e concludiamo la lunga giornata con una rilassante passeggiata in spiaggia, tra i surfisti della sera ed i delfini che gli saltano intorno. Poi diretti a dormire, è la prima di una lunga serie di giornate tra macchina, passeggiate e splendidi panorami, dobbiamo essere riposati per domani!

Buonanotte Big Sur

AP

Diario di viaggio