Il primo risveglio dopo l’inizio del trekking è abbastanza traumatico. La conta dei danni porta a due schiene e quattro spalle doloranti – tanti chili e altrettanti chilometri sono stati fatali! – ma almeno piedi e gambe sono sani e pronti a ripartire.

Non piove e ne approfittiamo per far asciugare per bene la tenda – qui di notte piove, sempre, spesso anche forte. Una lunga colazione ci prepara per le fatiche di oggi.

Thorsmork to Emstrua

Si riparte! Oggi incontreremo i primi guadi

Facciamo due chiacchiere con i nostri vicini di tenda, due ragazzi tedeschi che arriveranno ben oltre Landmannlaugar, la nostra destinazione, loro arriveranno sulla costa Nord dell’Islanda! Per ora è fuori portata per noi, ma un giorno…

Impacchettato tutto e con l’ormai consolidato metodo di aiuto nell’infilare lo zaino, siamo pronti a rimetterci in marcia.

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Il primo ostacolo, una scaletta traballante con la zavorra sulla schiena, tutt’altro che facile

Arriviamo dall’altro lato dell’immensa piana di Thorsmork, dove scopriamo un campo molto più carino e riservato del nostro. Ma ieri era impossibile arrivare qui, avevamo completamente terminato le energie disponibili.

Ce lo ricorderemo in futuro.

Superato il campo, la prima fatica della giornata: una lunga salita a gradoni nel bosco!

Thorsmork to Emstrua

Ottimo riscaldamento: gradoni in salita nel bosco

Arrivati in cima, perdiamo i due ragazzi tedeschi: avranno anche più chili di noi sulle spalle, ma sono maledettamente in forma e veloci!

Passiamo almeno un paio d’ore – il tempo è ormai scandito dai passi e dal sole, non abbiamo scadenze né tecnologia che ci metta pressione – a camminare sulle creste di colline tondeggianti. Poi ci infiliamo in un bosco che, dopo essersi ricollegato con la pista carrozzabile, ci porta al nostro primo guado Islandese.

Thorsmork to Emstrua

Il primo gelido guado Islandese ci toglie letteralmente il fiato

Il fiume scorre ampio di fronte a noi, diviso in molte sezioni. La corrente è mediamente forte, ma sembra che l’acqua non sia mai troppo profonda.

Rimaniamo affascinati da un gruppo di francesi: 4 adulti, 5 bambini piccoli – di cui uno che ancora non cammina e uno che avrà sì e no 2 anni – stanno attraversando nel senso opposto. I genitori, senza dar segno di fatica o apprensione, fanno 3 giri per portare bambini, zaini e carrellino dall’altra parte. Fantastici, sono i nostri nuovi idoli!

Poi tocca a noi: seguiamo la strada che hanno preso loro, ma bastano i pochi passi da fare con l’acqua alla caviglia per farci perdere la sensibilità fino al ginocchio.

Thorsmork to Emstrua

Tappa pranzo, circondati da un panorama incredibile

Arrivati dall’altra parte aspettiamo che i piedi riprendano sensibilità appendiamo allo zaino scarpette e asciugamano in modo che si asciughino un po’ – vana speranza, l’umidità è incredibile.

Rinvigoriti dalle acque gelide ci rimettiamo in marcia, salendo su una sabbiosa collina nera che ci conduce verso un altipiano roccioso. Troviamo altri camminatori accampati per il pranzo e ci uniamo, coprendoci dal forte vento che si è alzato, ma felici per qualche sporadico raggio di sole.

Thorsmork to Emstrua

La strada di oggi è ancora lunga, la nostra destinazione laggiù, da qualche parte

Riprendiamo il nostro cammino, prima lungo l’altipiano e poi ancora verdi colline, una dopo l’altra, su e giù. La sensazione è di salire sempre e non scendere mai, una sorta di quelle illusioni ottiche dove le scale sono sempre verso l’alto.

In compenso il paesaggio è favoloso: un profondo canyon dove scorre un grosso fiume è accanto a noi, circondato da tutti i colori possibili.

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Su e giù tra le colline e le gole di questa terra coloratissima

Ci avviciniamo sempre più alla meta di oggi, il campo di Botnar i Emstrum. Non abbiamo idea di dove si trovi, potrebbe essere appena dietro la prossima collina o due gole più in là, anche questo è il bello di questo trekking.

L’unica cosa che sappiamo è quanti chilometri mancano, e per oggi sono sempre meno!

Thorsmork to Emstrua

Sentirsi piccini in questa terra sconfinata è davvero facile

Lungo un’altra lunga piana prima dell’ennesima collina di oggi, incontriamo una ragazza francese che cammina da sola, carica come un mulo ma che non dà segni di cedimento. La aiutiamo a sistemare lo zaino penzolante, ci rivedremo sicuramente stasera al campo.

Infine, quando ormai il GPS ci indica poco più di un chilometro all’arrivo, ecco che arriva la sorpresa!

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L’ultima gola, l’ultima collina, anche per oggi ci siamo guadagnati una lauta cena!

Ci addentriamo nel canyon che abbiamo costeggiato tutto il giorno, in un punto molto stretto dove un ponticello ci permette di passare dall’altra parte ed in due tornanti torniamo al livello della piana da cui siamo scesi.

Ma davanti a noi, invece del campo, troviamo una bella parete ripidissima, dove scorgiamo un sentiero tutto curve che si inerpica su tra rocce e sabbia nera. C’è un momento di vero sconforto: dopo una lunga giornata, 100 metri di dislivello così di colpo proprio non ci volevano!

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Ed infine eccoci, il campo di Botnar i Emstrum finalmente appare dietro l’ultima collina

Passo dopo passo, tornante dopo tornante, arriviamo sulla cresta dove, ad accoglierci, invece che il tanto atteso campo di Botnar c’è…un fortissimo vento!

Ma là in fondo eccola, la bandiera del rifugio!!!

Dobbiamo camminare su per l’ultima collina prima di vedere qualche tenda, poi ci avviciniamo ed eccole apparire, sempre di più, nella conca tra una collina e l’altra.

Thorsmork to Emstrua

Il rifugio di Botnar i Emstrum: acqua corrente e uno spiazzo per la tenda, casa!

Troviamo uno spazietto sull’ultima terrazza libera, i prossimi dovranno scendere fino alla base della collina, siamo stati fortunati!

Ci sarebbe un canyon da visitare qui vicino, ma siamo troppo stanchi. Decidiamo di passare solo se lo troveremo lungo la strada, domani, altrimenti sarà per un’altra volta. Montiamo la tenda e la assicuriamo con le pietre contro il vento forte, poi ci prepariamo un bel tè per scaldarci.

Thorsmork to Emstrua

Il meritato relax, un tè caldo ed un raggio di sole, tutto ciò che serve

Abbiamo ancora qualche ora di luce e ne approfittiamo per rilassarci e fare due chiacchiere con i vicini, anche se il vento forte e freddo ci fa presto tornare al caldo in tenda.

Le info sul meteo di domani fornite dal rifugio prevedono pioggia e quelle sul sentiero ci avvisano di guadi, sarà una bella sfida!

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AP

INFO COSTI GIORNATA

NB: il cambio dalla Corona Islandese all’euro corrisponde a quanto effettivamente abbiamo pagato

Costi

  • Campeggio a Botnar i Emstrum: 30 € in due, il costo è a persona e non a tenda in tutti i campeggi