Data Trekking: 10/06/2018

difficoltà: EE   [scala difficoltà]
esposizione prevalente: Tutte
quota partenza (m): 1763
quota vetta/quota massima (m): 2274
dislivello salita totale (m): 834
località partenza: Pian Marchisio (Roccaforte Mondovì , CN )

Per la traccia cliccare qui https://drive.google.com/drive/folders/1Ux-c2ACfQDgF1AEbhRCrYp1wh2tJhmIO?usp=sharing

Il buongiorno dato da un raggio di sole che entra in tenda è sempre uno dei migliori e stamattina è anche accompagnato da una vista fantastica e la promessa di una bella giornata in compagnia dei soliti compagni d’avventure, che altro possiamo chiedere?

Con calma e godendoci il bel sole caldo cominciamo a smontare le tende e facciamo colazione, con il nostro tè e caffè accompagnato da un buon biscotto del Rifugio Mondovì. La destinazione è Porta Sestrera e poi, chissà, forse scenderemo al Rifugio Garelli, il tutto sotto lo sguardo vigile di Punta Marguareis.

Rifugio Garelli

Un buon caffè per attivarsi e siamo pronti per le nuove scoperte di oggi!

Impacchettate tende e roba che non ci serve – gentilmente ospitate al Rifugio Mondovì mentre noi passeggiamo per i monti! – ci incamminiamo con zaino leggero e passo rilassato verso il Lago Biecai e la Colla del Pas. Il sentiero è facile e ben segnato e le gambe, anche se un po’ provate dalla camminata di ieri, vanno veloci e senza troppa fatica.

Rifugio Garelli

Qualche piccolo guado prima di arrivare al Lago Biecai

Ci fermiamo qualche momento sul sentiero all’altezza del lago, ma a mezza costa, senza scendere visto che dovremo continuare a salire, un momento di pausa snack e decisione sul da farsi – un leggero infortunio potrebbe non permettere a tutti di arrivare, valutiamo con attenzione la situazione arrivando alla conclusione che al massimo potrà rallentarci – e poi si riparte.

Ci dirigiamo verso il colle di Porta Sestrera, con qualche nevaio bello grosso che ci rallenta e tenta di infradiciarci i piedi. A pochi metri dal colle ci infiliamo tutti qualcosa di caldo addosso, soffia un vento bello fresco dalla vallata.

Rifugio Garelli

La vista da Porta Sestrera è molto interessante, con le forme futuristiche del Rifugio Garelli qualche centinaio di metri più giù

Un po’ infreddoliti, eccoci a Porta Sestrera e la soddisfazione non è per esser arrivati quassù – certo, anche quella, ma era decisamente facile – ma per la vista: sotto di noi vediamo Pian del Lupo con le forme appuntite del Rifugio Garelli che spiccano tra le rocce e i prati.

E’ davvero una vista particolare, difficile trovare costruzioni moderne nelle vallate, al massimo qualche bella baita in legno. Siamo affascinati dal Rifugio e, anche se saper di dover scendere e poi risalire non è proprio il nostro massimo desiderio, decidiamo di scendere e andare a gustarci il pranzo laggiù.

Rifugio Garelli

Il particolare Rifugio Garelli, con i suoi tantissimi posti letto, ottima cucina – dicono – e locale invernale

Molto in fretta grazie al nevaio in alto e agli stretti tornanti che ci fanno perdere quota velocemente, eccoci alla terrazza del Rifugio Garelli, in compagnia di parecchia altra gente: è un rifugio molto frequentato, sia per la relativa facilità nel raggiungerlo, sia perché meta amata dai tanti arrampicatori che si cimentano nelle pareti qui intorno.

Ci accampiamo in uno dei tavoli al sole e, dopo poco, scorgiamo anche la nostra amica infortunata che scende in compagnia, pensavamo di ritrovarla al Mondovì e invece eccola qui! Dobbiamo per forza festeggiare, birra e coca cola sono un obbligo!

Rifugio Garelli

Camminiamo verso la Porta del Marguareis sorvegliati dagli imponenti picchi che circondano Punta Marguareis

Rifocillati e ben innaffiati di coca e birra – e un genepy non vuoi berlo per festeggiare un’altra avventura in corso? certo che sì! – optiamo per dividere il gruppo: l’infortunata con un’amica scenderanno direttamente verso il Rifugio di Pian delle Gorre, mentre noi e gli altri torneremo al Mondovì per recuperare l’attrezzatura passando dal Porta del Marguareis. E’ un giro un po’ più lungo, ma non possiamo perdere l’occasione di chiudere l’ennesimo anello!

Ci incamminiamo sullo stretto sentiero che si infila nel Vallone del Marguareis, tutto a mezza costa e sorvegliato da Punta Marguareis, Cima Pareto e qualche altro picco aguzzo, fino al Laghetto del Marguareis.

Rifugio Garelli

Per raggiungere il colle dobbiamo superare un ripido nevaio e qualche bel roccione da superare con l’aiuto delle mani

Superato il laghetto il sentiero si perde nella pietraia e tra i nevai, ma la nostra destinazione è chiara lassù in cima, non possiamo sbagliarci. Dobbiamo solo faticare un po’ per arrivare, superando il nevaio ripido, qualche bel rododendro – era un po’ che non dovevamo superare cespugli di vari in pendenza! – e delle rocce da salire con mani e piedi.

Poi, dopo gli ultimi passi su nevaio, eccoci al colle! La vista è fantastica, la valle del Marguareis da una parte e l’Alta Valle Ellero dall’altra. Non ci attardiamo troppo, già abbiamo scelto il sentiero lungo, meglio darsi da fare.

Rifugio Garelli

Un’ultima breve pausa spuntino vicino al Lago Ratavuloira e poi si riparte, direzione Rifugio Mondovì

Scendiamo veloci dal ripido sentiero che dalla Porta del Marguareis ci porta verso il Rifugio Mondovì, ripassando per il Lago Biecai. Ci divertiamo soprattutto a scivolare giù dai molti nevai che ancora coprono soprattutto i versanti più esposti a Nord, e in pochissimo tempo siamo al piccolo Lago Ratavuloira dove ci fermiamo per un veloce spuntino, poi si riparte dritti e a passo spedito verso il Rifugio Mondovì, la giornata è stata lunga, ma è ancora ben lontana dall’essere finita.

Rifugio Garelli

Ed infine ecco il Rifugio Mondovì che ci aspetta come ultima tappa prima di terminare questa lunga avventura

Arrivati al Rifugio scopriamo che il gestore è già andato via e le ragazze rimaste, non avendo idea che la nostra roba fosse depositata nello sgabuzzino, stavano per chiudere tutto e lasciarci senza nemmeno le chiavi della macchina. Insomma, siamo arrivati appena in tempo!

E’ tardo pomeriggio e decidiamo di esserci più che meritati un richiamino sul pranzo che, con la scusa di doverci scaricare di tutto il peso aggiuntivo possibile, diventa un altro bel pasto completo di caffè. Infine, è ora di caricare tutto – compresa la roba delle due ragazze che ci aspettano a Pian delle Gorre! – ed incamminarci verso questa breve camminata che, tra zaini immensi e chilometri accumulati in questi giorni, è tutto meno che rilassante.

Arrivati alla macchina siamo stanchi e felici di poter posare finalmente gli zaini, ma assolutamente decisi a tornare qui, nel Parco delle Alpi Marittime, all’ombra di Punta Marguareis e dello spettacolo di questa vallata.

Rifugio Garelli

AP