Data Trekking: 06/06/2015

quota partenza (m): 1.765
quota vetta (m): 2.545
dislivello complessivo (m): 780

Accesso:
da Bardonecchia seguite le indicazioni per Melezet e il Colle della Scala (SP 216).
Superate gli abitati di Les Arnauds e Melezet, i due campeggi di Pian del Colle, e il vecchio punto di frontiera italiano. Affiancherete una diga dell’ENEL e dopo qualche centinaia di metri vi troverete ad un incrocio: non proseguite per Névache e il Colle della Scala (in francese Col de l’Echelle) ma imboccate la strada sulla destra che percorre la Valle Stretta (Vallée Etroite).
Per i primi tornanti la strada rimane asfaltata ma con molte buche. Dopo diventa a fondo naturale ma comunque sempre in discrete condizioni. Poco prima delle Grange di valle Stretta (10 km da Bardonecchia) è presente un ampio parcheggio dove lasciare la vettura.

E’ tempo degli ultimi saluti. Abbiamo organizzato un lungo weekend per salutare tutti gli amici, prima un trekking insieme agli irriducibili delle conquiste in uno dei nostri posti preferiti, la Guglia Rossa, e dopo una gran festa con falò e tendata insieme agli amici di sempre e non, per un saluto che rimanga impresso a lungo durante la nostra assenza.

L’appuntamento è presto, a Torino, due chiacchiere ed un caffè, ultima ora di lavoro e poi via, già un po’ in ritardo sulla tabella di marcia si parte, direzione Bardonecchia e Valle Stretta. Il secondo appuntamento è direttamente alle Grange di Valle Stretta, dove un amico di Attilio ed un paio di amici acquisiti si uniscono a noi: gruppo al completo, saremo in nove alla conquista della Guglia Rossa, non una novità per noi, ma sempre un piacere.

 

Guglia Rossa

Colle di Thures, sempre magnifico con i suoi colori sgargianti

Ci mettiamo in marcia di buon passo e senza neanche accorgercene superiamo la parte iniziale di bosco e sbuchiamo al Col di Thures con il Lago Chavillon. E’ ben diverso da come lo ricordavamo, in occasione della nostra prima camminata lungo questo sentiero in novembre, quando per la prima volta scoprivamo la Guglia Rossa, dopo averla avvistata dalla cima del monte Thabor, conquistato un mesetto prima.

La giornata è davvero bella, il sole caldo è coperto da qualche nuvola di passaggio che ci regala qualche attimo di sollievo di tanto in tanto, le chiacchiere non finiscono mai, dobbiamo portarci avanti per tutti i prossimi mesi in cui non ci vedremo!

Superato il Colle, ci aspetta la fatica vera e propria, l’ultima parte di sentiero che con ripidi tornanti si inerpica su fino alla cima della Guglia Rossa.

“La montagna mi ha fatto capire che è da sciocchi mettere la vita in banca sperando di ritrovarla con gli interessi. Mi ha aiutato a non essere troppo tonto, anche se un po’ tonti si è tutti da giovani. Mi ha insegnato che dalla vetta non si va in nessun posto, si può solo scendere.”
Mauro Corona

Guglia Rossa

Di nuovo quassù, decisamente più caldo questa volta ma sempre spettacolare

Una vaga aria di sfida ci porta a tenere il passo molto veloce e prima ancora di accorgercene già intravediamo gli ultimi stretti tornanti e la cima. Un’ultimo sforzo e tutti, o quasi – le vertigini fermano due dei nostri amici appena sotto la cima, prima di due tornanti a strapiombo sulla valle – siamo felicemente in cima.

Si festeggia, foto a profusione e cibo, qualche panino e un pezzetto di cioccolato per tutti, molta acqua e…una bella ginocchiata contro una roccia mentre aiuto Attilio a sistemare il treppiede per la foto di gruppo. Credo che mi porterò il ricordo delle nostre montagne stampato addosso a lungo, fino in Canada. 😉

Guglia Rossa

Ultima cima conquistata in Italia, per ora, ed ultima foto di gruppo

La giornata sarà lunga, molto lunga, ed il resto del gruppo ci aspetta a valle tra non molto, quindi decidiamo di rientrare. Inoltre, un amico ci raggiungerà lungo il sentiero, non sappiamo bene a che punto, per conquistare questa vetta da solo e poi raggiungerci a fondo valle – il lavoro non deve necessariamente togliere il piacere della conquista, anche se da soli si può sempre arrivare in cima, con le dovute attenzioni ma si può!

Lasciamo la vetta e, con questo passo svelto che contraddistingue la giornata – chissà perchè poi, sarà la voglia di scendere a far festa o l’euforia della partenza – fin troppo presto siamo di nuovo al Col di Thures, dove incontriamo il mio ex-coach di judo intento a salire. Ci raggiungerà presto a valle.

Guglia Rossa

Il sentiero che scende dalla Guglia Rossa, gode di un paesaggio incredibile

“Le montagne sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti, gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti di stelle.”
John Ruskin

Tra risate e chiacchiere, il tempo vola, e poco dopo siamo al rifugio Re Magi a valle a goderci un meritato – e molto francese, bleah! – caffè. Forse era meglio il rifugio Terzo Alpini! Ricordatevelo, più economico e, a nostro parere, molto più buono.

Prendiamo le macchine e ci lasciamo guidare dal nostro nuovo compagno di avventure, molto pratico del posto, in un angolo tranquillo e ampio della valle, dove potremo accendere un bel falò senza esser visti – eh già, anche se tutti lo fanno, non sarebbe possibile accendere fuochi in questa valle, meglio non farlo direttamente sulla strada.

Guglia Rossa

Campo festaiolo pronto per dar via alla festa, mancano le ultime tende, la legna c’è!

Montiamo le tende e approntiamo il nostro “campo ” per la notte, siamo molti e pian piano raccogliamo tutta la compagnia, per un totale di ben sei tende, qualcuno decide di dormire in macchina, altri torneranno alla base dopo cena e brindisi.

In poco tempo tutto è pronto: tende montate, falò accesso – sotto l’albero, sì, incredibile ma con tutti i posti che c’erano siamo riusciti ad accenderlo nell’unico posto in cui era meglio non farlo, ma era sicuro, davvero! Cominciamo a grigliare, ci si alterna un po’, qualcuno stappa le prime bottiglie, le birre e l’alcool sono in fresco giù al fiume e via, la festa comincia.

Guglia Rossa

Falò sotto l’albero, non è uno spettacolo da tutti i giorni!

La festa va avanti, pian piano tutto il cibo – ed è tanto, tutti hanno contribuito con qualcosa e alla fine c’è di tutto, antipasti, primi e carne a volontà! – finisce e rimangono solo più birre, vino e cocktails.

Le risate si sprecano, tra tende che magicamente spariscono nella notte, sfide di arrampicata sull’albero, chiacchiere e brindisi vari a qualunque cosa sia possibile brindare. Poi, d’un tratto, qualcuno decide di andare a letto, e la stanchezza della giornata si materializza nelle gambe di tutti.

In pochi minuti il fuoco è spento, l’ultimo irriducibile rimarrà fino all’ultimo a sorvegliare le braci per poi avviarsi alla macchina – è il nostro batman, l’uomo della notte che resiste sempre fino alla fine! 😀 – e tutti si infilano nelle tende, al caldo nei sacchi a pelo.

Buoanotte amici, domani gli ultimi saluti ed un veloce giro al Lago Verde con l’ennesimo gruppo di amici, giusto una passeggiata, poi ci aspettano gli ultimi preparativi, frenetici giorni di valigie e commissioni dell’ultimo minuto, dopodichè un aereo ci porterà oltreoceano, per l’inizio di una nuova, incredibile e fantastica avventura.

Lago verde

Grazie a tutti, quelli del sabato, quelli della domenica, quelli dei saluti e basta, tutti davvero, per aver reso questi due giorni pieni di risate ed allegria, poteremo degli ottimi ricordi in Canada, e speriamo di avervi lasciato ricordi ugualmente belli!

Ciao a tutti

AP